lundi 21 novembre 2011

L'INFERNO MUSICALE - SOCIETY


SOCIETY

Dal 28 novembre al 4 dicembre 2011
presso C.S.A. Baraonda



Il laboratorio SOCIETY, ideato da Mattia Castelli e tenuto da ATLETICA SMALTI, nasce da un progetto coreografico pensato per 54 corpi. L'oggetto di riflessione sul movimento, che diventa metafora del comportamento sociale, è il cubo magico o di Rubik.



Partendo dall'ipotesi per cui la danza è un movimento decodificabile, il codice di movimento dal quale prende vita la ricerca coreografica è l'algoritmo di risoluzione del cubo di Rubik, nonché le 92 mosse che sono servite per risolverlo.
Tale codice fornisce indicazioni di direzione (x, y e z) sullo spostamento e diviene pretesto per una sperimentazione sul movimento che mira a valorizzare le diversità di ciascun corpo impegnato a relazionarsi con sé, con gli altri e con le regole del gioco. Il laboratorio si pone come allenamento alla pratica creativa attraverso la costruzione di vocaboli di movimento intesi come azioni fisiche ed emotive.


Tutto sarà veicolato dal gioco e dalle dinamiche che si possono scatenare in esso offrendo lo spunto per delle riflessioni intorno alla natura relazionale, organizzativa ed emotiva di ciascuno.
Obbiettivo del laboratorio è quello di approfondire la ricerca sul progetto nell'incontro con una pluralità che ridefinisca di continuo i modi e le intenzioni di rappresentabilità.


Il laboratorio è aperto a performers, cantanti, danzatori , attori, "professionisti o appassionati della materia". Si richiede di portare una maglia a scelta tra uno dei sei colori: bianco, giallo, verde, blu, rosso, arancio.


Il 4 dicembre verrà presentata una dimostrazione conclusiva.


Il laboratorio si svolgerà presso il C.S.A. Baraonda in via Pacinotti 13 a Segrate, dalle 16:00 alle 22:00 (con pausa di 30 minuti).


Il costo del laboratorio è pari a 50 euro (sei giorni + dimostrazione)



SONO ANCORA APERTE LE ISCRIZIONI!!


Per informazioni e iscrizioni:

https://lecittasottili.noblogs.org
lecittasottili@decimopianeta.com
federicasamori@gmail.com

dimanche 13 novembre 2011

au violoncelle dans...

COME CORPO CADE

26 novembre 2011 | h. 21.00

27 novembre 2011 | h.16.00 – 21.00

@DiD Studio | 8 euro

programma di residenza 2011, gruppo vincitore del premio iCreate (Lugano 7 maggio 2011)

Realizzato con il sostegno dei premi “Fringe2Frige” – Napoli Teatro Festival 2010 e NAOnuoviautorioggi – progetto di Ariella Vidach AIEP 2011.






Lo spettacolo prende ispirazione dal V canto dell’Inferno di Dante. In un girone in cui il vento soffia incessantemente e costringe i dannati ad un moto senza tregua, si distinguono Paolo e Francesca, simboli dell’amore senza tempo eppure condannati, a causa dell’adulterio, a seguire la corsa infernale. La coreografia sviluppa il tema della caduta, metafora dell’amore, della tentazione e della morte, dimensione veramente umana e condizione fisica irreversibile. La storia dei due amanti, epica nella sua versione medievale e del tutto comune secondo una lettura contemporanea, porta a riflettere su temi eterni come il giudizio, la compassione e la morale. I tre danzatori assumono ruoli intercambiabili, rompendo con l’idea tradizionale dell’amore rappresentata dal “due”; corpi offerti alla propria sorte che si ostinano e domandano.

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Coreografie: Marta Melucci, Francesca Telli, Cristiano Fabbri
Musiche originali: Alberto Boccardi (aBP)
Violoncello: Raffaella Gardon
Disegno luci: Paolo Spotti
Costumi: Raffaella Spampanato

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Compagnia Schuko
Schuko è il nome di una presa elettrica, strumento indispensabile per il passaggio di corrente e il funzionamento di apparecchiature tecnologiche e al tempo stesso rimando ad un contatto attivo, ad un passaggio di energia, come avviene tra corpi che danzano insieme. Schuko svela il carattere multimediale del gruppo, alludendo tuttavia all’artigianalità dei suoi prodotti, che funzionano solo laddove si crei un contatto, una presa diretta sul pubblico secondo i canoni della performance dal vivo. Schuko è infine un personaggio immaginario che suggerisce una provenienza remota, anima e ispirazione della compagnia, strumento tecnico che diventa soggetto fantastico.

La compagnia nasce dall’incontro delle danzatrici Marta Melucci e Francesca Telli. Provenienti da diversi ambiti, filosofia ed educazione somatica (Marta) e design di interni e scenografia (Francesca), condividono una formazione comune nell’ambito della danza contemporanea. Iniziano la loro attività artistica creando brevi performance presentate nell’ambito di alcuni festival del panorama italiano e inserendo la danza all’interno di contesti inusuali come spazi urbani, giardini, aree dismesse. In collaborazione con il light designer Paolo Spotti sviluppano una ricerca nell’ambito delle arti performative integrando danza, video e design. Da questa collaborazione nasce la loro prima produzione teatrale “NEON, ambienti sottopassione” debuttata alla Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo nel 2005 e in seguito ospitata in importanti contesti internazionali come il Festival di Santarcangelo, Pétites Scenes Ouvertes a Parigi, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Le produzioni di Schuko sono state presentate tra gli altri a Danae, Festival Exister, Mart di Rovereto, Museo degli Sguardi di Rimini, Salone del Mobile, Triennale di Milano, Tec-Art-Eco, Teatro Fondamenta Nuove, Teatro Annibal Caro e la compagnia ha nel tempo tessuto una rete di collaborazioni con artisti di diversa provenienza, come il videomaker Beniamino Borghi, la graphic designer Greta Bizzotto, l’artista Alice Rosa, la stilista Raffaella Spampanato, il musicista Alberto Boccardi, con l’intenzione di far dialogare diversi linguaggi ed estetiche. In co-produzione con il Festival Exister nel 2008 realizza lo spettacolo “i”, in seguito ospitato all’IN3 Scenographer’s Festival di Basilea. Nel 2008 con “Here you are!” e nel 2010 con “Yo e Ci” Schuko è stata sellezionata dal circuito Anticorpi eXplò. Lo spettacolo “Coso” è stato selezionato come finalista al Premio Equilibrio 2010 e all’E45 Napoli Fringe Festival e in seguito premiato dal Fringe2Fringe, Napoli Teatro Festival.

dimanche 6 novembre 2011

RI/CREAZIONE # NAPOLI - 31/10 - 4/11

Assistante du metteur en scène Davide Iodice dans le cadre de :

RI/CREAZIONE# Napoli

laboratorio itinerante per attori e danzatori su sostanza e forme della creazione scenica

# Madrid # Palermo # Milano

diretto da

Davide Iodice

31ottobre|4 novembre 2011 - START Via San Biagio dei Librai, 121 Napoli




Per un teatro laboratorio


Penso alla meraviglia delle cose quando appaiono per la prima volta, all’utopia del senso quando si fa corpo, spasimo, vibrazione, a un fare quotidiano e minuto. Penso al sublime artigianato di Kantor che scarnifica la Storia e l’Arte incarnandola nei vissuti dei suoi attori, chiedendo loro con forza ‘impegno intenso, rischio, costruzione’; all’idea di laboratorio di Neiwiller, al suo infinito tendere anarchico e poetico, a quella sua attenzione delicata e profonda verso ‘tutto cio’ che teatro non è ma lo alimenta’; a quel teatro laboratorio di Leo così centrale nell’utopia di un teatro popolare e audacemente contemporaneo insieme. Esperienze e insegnamenti che pongono con percosi diversi al proprio centro l’attore testimone del tempo e avanguardia della Storia, l’attore-autore, l’attore artista e persona, l’attore-medium, l’attore poeta, l’attore musicista, l’attore scrittura vivente.

Continuo a immaginare un luogo – laboratorio come luogo della ‘ri/creazione’ in cui la natura di ogni attore/persona e la vita, la natura di ogni attore/persona che è la vita, venga smontata e rimontata all’infinito, non come un mero esercizio tecnico e quindi vuoto, ma come un solfeggio ostinato e vivo che lentamente si fa musica.

Davide Iodice




Sensi e temi


Il laboratorio si pone come un allenamento intensivo e vivo alla creazione scenica, un artigianato che intenda il processo creativo come atto generativo lento, armonico, progressivo; che consideri sostanza prima del fare il senso necessario quanto la forma tenacemente sbalzata, in rilievo da una serialità ‘omologa’; la pura visione quanto la faticosa ‘tecnica’ della sua incarnazione, focalizzando la genesi dell’atto scenico come processo cognitivo ed esperienziale complesso e totale. Muovendo così dal ‘corpo espiatorio dell’attore’ si giungierà per ‘propagazione’ al ‘corpo cerimoniale’ ed evocativo dello spazio scenico, seguendo la cangianza e le mutazioni delle ‘materie prime’ utilizzate sul banco della SCENA in una minuta opera di costruzione e di trasformazione ‘necessaria’.

La ‘natura dell’attore’, il ‘corpo espressivo’ della persona - del dramma, l’oggetto di scena come ‘anima in forma esterna dell’attore’, lo spazio scenico come ‘lamina a sbalzo’ - ‘campo di forze’, l’oggetto trovato e l’oggetto ‘riconosciuto’, la ‘MASCHERA’, saranno alcuni degli orientamenti tematici di questo artigianato totale che si aprirà ai linguaggi come agli esiti realizzativi più diversi.




Davide Iodice

Napoli 1968. Regista, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, è tra i fondatori della compagnia libera mente di Napoli, di cui è direttore artistico. È stato condirettore artistico del Teatro Nuovo di Napoli dal 1995 al 1999. Ha collaborato con Nostra Signora dei Turchi di Carmelo Bene, con Carlo Cecchi e con il Teatro di Leo. Lavora con artisti di differente provenienza e formazione, dal teatro popolare al teatro danza, dal circo alle arti visive, collaborando con centri di ricerca teatrale nazionali ed internazionali. Lavora da sempre nei più diversi luoghi del ‘disagio’, tentando una coniugazione profonda e viva tra il fare artistico e il senso, ‘sociale’, ‘pubblico’, del suo intendimento e della sua prassi.

Ha realizzato diverse opere radiofoniche per Radio 3 Rai ed un cortometraggio in collaborazione con Roberta Torre, Pasquale Pozzessere e Giovanni Maderna. Dal 2006 collabora con il Mercadante, Teatro Stabile di Napoli.

Premio SIAD (Società Italiana Autori Drammatici) 1991.

Menzione speciale Premio Nazionale Eti Scenario 1993 con Dove gli angeli esitano.

Segnalazione premio Ubu per Senza Naso né padroni, una specie di Pinocchio 1996

Premio Lo Straniero 1998

Premio Speciale Ubu 1999 per La Tempesta, dormiti gallina dormiti.

Premio Girulà Teatro a Napoli 2000 per la regia, con lo spettacolo La Tempesta, dormiti gallina dormiti.

Premio Girulà Teatro a Napoli 2009 per ‘A Sciaveca, di Mimmo Borrelli,adattamento Mimmo Borrelli e Davide Iodice, regia Davide Iodice